CastelBrando

Sulle tracce del Castrum

Nella strategica X Regio, regione di confine della penisola italica, i Romani realizzarono il primo collegamento tra il mondo latino e quello germanico, la via Claudia Augusta, che dall’Adriatico saliva fino al Danubio

Creata inizialmente come arteria di conquista e di difesa, la via fu terminata nel 46 d.C. dall’imperatore Claudio Augusto con finalità differenti: doveva infatti favorire lo scambio di merci e sapere con l’area germanica, contribuendo allo sviluppo civile.

Considerata comunque la sua posizione strategica – in quanto baluardo dfensivo per eventuali incursioni dal nord -, lungo la via vennero eretti diversi castrum, ovvero fortificazioni in legno e pietra che fungevano da accampamento per i legionari e da postazioni fisse per il controllo del territorio.

Nella parte più a monte dell’attuale sito in cui sorge CastelBrando, ne fu eretto uno di particolare importanza, dotato di muri spessi 2/3 m e alto circa 30 m, che secondo le stime ospitava circa 200 soldati.

Il castrum era provvisto di prigioni e dei Bagni Romani, i cui resti sono ancora visibili oggi nell’area Spa del castello.

Durante gli scavi archeologici, nella corte sono invece emerse le antiche condotte che, attraverso un ingegnoso sistema idraulico, prelevavano l’acqua da 3 fonti purissime, che alimentano tutt’oggi  il castello.

Un altro reperto del castrum ancora presente a CastelBrando è il Forno Romano, magnificamente conservato.

In epoca medievale, le pietre del castrum vennero infine utilizzate per erigere la torre maestra del castello.

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